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Angels - Casa famiglia

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11 novembre 2013

I miei dieci angeli.

Vi presento i miei dieci Angeli:

 

alima 1

 questa è Alima ed ha 5 anni

 

zbeda

questa è Zbeda: ha 6 anni a dicembre

 

happy

questa è Happy: ha 9 anni ed è la sorella Zbeda

 

emily 1

questa è Emily: ha 11 anni ed è sorella di Happy e Zbeda

 

leila

questa è Leila: ha 11 anni

 

chinanna

questa è Chinanna: ha nove anni ed è la sorella di Leila

 

sofia

questa è Sofia: ha 13 anni

 

millicent 1

questa è Millicent ed ha 9 anni

 

ibraim 1

questo è Ibraim ed ha 11 anni

 

joseph

questo è Joseph: ha 14 anni ed è il fratello di Sofia.

 

 

Ecco, vi ho presentato uno ad uno i miei dieci bambini, la mia grande famiglia africana.

La mia storia in Kenya, come avete potuto apprendere dalla presentazione, è iniziata nel 2010, quando venni qui per la prima volta in vacanza.

Questi bambini sono arrivati da me, ognuno con la propria storia, tutte storie tristi, ma una cosa accomuna tutti: la fame e l'abbandono. L'abbandono della mamma. La maggior parte di loro  sono stati abbandonati dalla madre e venivano lasciati in balia di loro stessi. Io li ho raccolti con tanto amore, cercando di dare loro una famiglia, una stabilità, mettendo a disposizione tutta me stessa. Vi posso assicurare però che è molto difficile avere sempre la disponibilità per pranzo e cena. Io sono pensionata e sono ipovedente, quindi potete immaginare quanti problemi devo affrontare quotidianamente con 890 euro di pensione, per far sì che tutti i 10 bambini frequentino la scuola, qui completamente a pagamento.

Ora abitiamo in una casa dove pago un  affitto di 250 euro al mese, ma il mio progetto futuro e quello di poter comperare un pezzo di terreno e costruire una grande casa e anche una scuola lavoro.

Chi fosse interessato ad intraprendere un'adozione a distanza e volesse  comunicare com me in separata sede può contattarmi via email (giusychilu@gmail.com).

Vi ringrazio anticipatamente.    

 

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6 novembre 2013

Il progetto di Giusy.

Ho tanto pensato come presentare il mio blog ed alla fine ho ritenuto che l'intervista del 4 maggio 2012 con Geraldine Meyer di 'Voglio vivere così' fosse la più  precisa ed esaustiva descrizione del mio progetto. Ecco perché ho deciso di inserirla in questo punto per far conosce me ed i miei bambini.

 

--- Giuseppina Maccari è una donna con una bella storia da raccontare. Una storia, per certi versi difficile ma piena di determinazione e amore. Amore per i bambini africani che, a loro insaputa, sono diventati la sua ragione di vita, la spinta più grande, l'impegno più pressante. Incontrare il loro sguardo e la loro miseria ha letteralmente catapultato Giuseppina in un'impresa che ha dell'impossibile.

"Sono stata a Malindi, per la prima volta due anni fa - ci racconta - per trascorrere quella che doveva essere una semplice vacanza con mia figlia. Dopo soli due giorni il viaggio ha preso tutta un'altra piega. La visita ad alcuni orfanotrofi ha provocato un vero terremoto dentro di me. Tornata in Italia, il pensiero di quei bambini ha cominciato a farmi star male. Non riuscivo a pensare ad altro. Non so se sia stato quello, per me, il classico mal d'Africa. So solo che continuavo a pensare a quei bambini. Così ho deciso che dovevo tornare in Africa per fare qualcosa. Non è stato facile, ho dovuto vincere anche la diffidenza dei miei figli, contrari a questo progetto perché, essendo io ipovedente, pensavano fosse troppo pesante per me. Ma non ho mollato perché sentivo che non potevo fare altro."

Così Giuseppina torna altre volte in Kenya, visita i villaggi interni, percorre migliaia di chilometri arrivando anche in Somalia e Uganda. Porta con sé riso, farina e fagioli per cercare di aiutare quelle popolazioni. Ma la sensazione che tutto ciò non basti non l'abbandona. "C'erano miriadi di bambini che vivevano in condizioni indicibili, abbandonati e, spesso, lasciati morire di qualche malattia oltre che dalla fame." Da lì, ad un certo punto la decisione di prendere una casa in affitto e accogliere alcuni di questi bambini. "Adesso sono nove più una piccolina di quattro mesi. Faccio tutto quello che posso per loro, li ho levati dalla strada e li ho regolarmente iscritti a scuola. Adesso vivono in questa casa famiglia seguiti da un giovane padre, che ho conosciuto qua e che si arrangia con qualche lavoretto e con l'aiuto che posso dare io."

L'eccezionalità di questa storia è data, tra le altre cose, dal fatto che Giuseppina fa tutto ciò attingendo solo alla sua pensione di invalidità. "I miei figli mi aiutano come possono, viste le difficoltà lavorative in cui si dibattono anche loro. Io ora devo cercare di organizzare un'attività lavorativa giù in Kenya per poter continuare con il mio progetto. Non posso mollare. Certo non sarà facile anche perché, quando sono giù l'impegno per prendermi cura di questi bambini comincia alle 5,30 del mattino e si protrae fino alle 21,30. Ma non posso fare diversamente perché solo con la mia pensione più di tanto non posso fare.

Ora Giuseppina si fermerà in Italia per organizzare alcune cene di beneficenza per raccogliere fondi grazie anche all'Associazione che ha fondato in Italia la Angels ONLUS. "L'ho creata - ci racconta - proprio per dare una struttura formale a questo progetto e per dare trasparenza a chi volesse contribuire."

Le chiediamo cosa la spinga ad andare avanti, con i pochi mezzi di cui dispone e la risposta arriva schietta e semplice: "L'amore per quei bambini e il fatto di avere avuto una vita non proprio facilissima. La mia famiglia era molto povera per cui so cosa vuol dire non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena. E poi so anche molto bene cosa vuol dire essere messa in un collegio, lontano dalla famiglia. Per questo sto facendo tutto ciò, per dare aiuto ma anche calore a questi bambini. In alcuni momenti anch'io mi chiedo come faccia ad andare avanti e mi faccio forza pensando a quanto fatto fino ad ora, nonostante tutte le difficoltà. E vado avanti anche grazie all'aiuto di alcuni amici."

Il progetto di Giuseppina è quello di riuscire a strappare altri bambini dalla strada e dalla miseria: "Questo è prioritario, levarli dalla strada con tutto ciò che comporta e farli assolutamente studiare. Questo è l'aspetto a cui tengo di più. Anche per difendere la loro dignità offesa da molti turisti, anche italiani, che vengono qui, li fotografano come fossero trofei e poi se ne vanno. Senza fare nulla."

Se volete contattare Giuseppina questa è la sua mail giusychilu@gmail.com

La sua associazione Angels ONLUS è a Villafranca di Verona Via Nino Bixio 422/e

Per informazioni potete telefonare al 345 8653886 dove daranno anche, a chi fosse interessato, l'IBAN per aiutare Giuseppina e la sua associazione.

A cura di Geraldine Meyer ---

 

 

 

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  • Ecco perché faccio questo: L'amore per quei bambini e il fatto di avere avuto una vita non proprio facilissima. La mia famiglia era molto povera per cui so cosa vuol dire non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena.
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